La storia di un sognatore.

Amadeo Pietro Giannini, con la sua capacità di immaginare un’utopia socio-economica, non è stato un tipico magnate della finanza. Grazie a una coscienza illuminata, attenta alle questioni sociali, ha saputo trasformare in realtà il sogno americano non solo per se stesso, ma per l’intera società.

Nonostante drammatici ostacoli di ordine personale—non ultima la morte del padre—Giannini divenne, su scala mondiale, il banchiere guida del ventesimo secolo. Cresciuto in una famiglia di contadini, grandi lavoratori, immigrati in un’area particolarmente arretrata della California, Giannini ricevette un’educazione economica tutt’altro che convenzionale, spianandosi così la strada verso il successo e la ricchezza.

Con la fondazione della Bank of Italy, particolarmente attenta alle famiglie bisognose degli immigrati, Giannini intendeva superare le barriere create a quel tempo dall’élite bancaria conservatrice, per realizzare i sogni della gente comune.

Ben presto, la Bank of Italy sarebbe divenuta la Bank of America e il “povero italiano” si sarebbe trovato in condizione di sostenere la realizzazione dei sogni di visionari del calibro di Walt Disney. Giannini contribuì inoltre a dar forma allo skyline di San Francisco, finanziando l’audace costruzione del Golden Gate Bridge. Questo e molti altri frutti della sua influenza e del suo duro lavoro sono ancora oggi visibili in tutti gli Stati Uniti, per il semplice fatto che egli credeva “in una distribuzione più equa del benessere e della felicità”.

Di Francesca Valente

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